COSA VUOL DIRE BIODEGRADABILE, COMPOSTABILE? Il mondo di prodotti a impatto zero ormai garantisce una ampia scelta di stoviglie biodegradabili, piatti, bicchieri e shopper. Polpa di cellulosa ricavata da fibre residue dalla lavorazione della canna da zucchero, quindi completamente naturale, biodegradabile e compostabile. Il tutto per farci respirare meglio si.. respirare! circa 100kg di compostaggio smaltiti corrispondo a 25kg in meno di CO2. Ma cosa significa stoviglia biodegradabile? Sia in polpa di cellulosa sia in PLA è un oggetto che la natura può decomporre. I piatti monouso biodegradabili e compostabili annullano l’utilizzo dei derivati del petrolio, il compost derivante dallo smaltimento è riutilizzato come fertile humus per il terreno, riducono i costi di smaltimento e le emissioni di C02 in fase di smaltimento. Disfarsi della plastica è il vero problema, materia non decomponibile che la natura non riesce a decomporre da sola. In una società costruita sul consumismo dell’usa e getta le discariche vengono riempite da tonnellate di questa materia. Anche i mari sono diventati vere e proprie discariche dove si accumulano rifiuti, e non solo nei mari vicini a noi ma nel mezzo del Pacifico esistono isole di plastica galleggiante, basterebbe aprire Youtube usare la parola di ricerca “Garbage Island” e vedere con i propri occhi le quantità di plastica galleggianti nel mare. Proprio per queste problematiche è nato il materiale PLA ovvero da materiali organici decomponibili quali l’amido di mais. Il Minimo Impatto questo dovrebbe coinvolgere più ristoratori possibili nell’utilizzo di stoviglie biodegradabili per migliorare la situazione dei rifiuti in Italia e nel mondo.

ENTRO IL 2025 PLASTIC FREE. La commissione europea propone nuove norme per i dieci prodotti di plastica monouso maggiormente inquinanti. Stop a posate, piatti e cannucce in plastica e cotton fioc: Entro il 2025 raccolta del 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande, etichettatura per alcuni prodotti, come salviettine umidificate, assorbenti, con informazioni sullo smaltimento. Diversificazioni per i prodotti, saranno messi a bando i prodotti di plastica monouso per i quali esiste già una valida soluzione alternativa, mentre si limiterà l’utilizzo nazionale per i prodotti di cui non esistono valide opzioni ecologiche. Le aziende produttrici dovranno rispettare requisiti di progettazione ed etichettatura e sottostare a obblighi di gestione e bonifica dei residui. Contenitori per bevande monouso in plastica saranno ammessi solo se i tappi o coperchi restino attaccati al contenitore. Gli stati membri dovranno ridurre l’uso dei contenitori per alimenti o per bevande in plastica fissando obiettivi nazionali di riduzione ed mettendo a disposizione prodotti alternativi presso i loro punti vendita, o impedendo la gratuità di prodotti in plastica monouso. Alcuni prodotti dovranno avere un’etichetta chiara e standardizzata che indicherà lo smaltimento, il loro impatto negativo sull’ambiente la presenza di plastica.

IN SICILIA ECCO LE SPIAGGE CHE BANDISCONO LA PLASTICA. Ci vogliono circa 5000 anni alla natura per smaltire una semplice bottiglia di plastica. Spesso nelle nostre spiagge sono invase da rifiuti, plastica e mozziconi di sigarette, che i frequentatori lasciano dietro di sé. Nonostante questa emergenza le spiagge italiane risultano tra le più inquinate. Molteplici le iniziative da parte del WWF, ha lanciato l’iniziativa Tour Plastic Free per liberare le nostre spiagge dai rifiuti e rendere il nostro pianeta più pulito. In Sicilia sono ecco le spiagge che puntano ad un mare senza inquinamento. Pantelleria (Tp) - Favignana (Tp) - San Vito lo Capo (Tp) - Noto (Sr) - Capo d’Orlando (Me) - Taormina (Me) - Malfa (Me) - Santa Marina Salina (Me) - Lampedusa e Linosa (Ag) - Realmonte (Ag), sono tutte menzionate nella guida “il mare più bello di Legambiente". In questa battaglia la nostra terra è in testa alle classifiche e si dimostra la regione più “green” d’Italia per il numero di spiagge plastic free.

L’ARTE DEL RICICLO E' DIVENTATA UN VERO CULT. Il pallet è uno dei materiali più utilizzati per riciclare in modo creativo. Si creano mobili, tavoli, tavolini, divani e tante altre piccole opere d’arte. Vi riassumiamo alcune idee con dei tutorial per chi volesse addentrarsi in questo fantastico mondo. Sofà per esterni giardino o veranda Sdraiarsi in pieno relax nel proprio giardino? Vivere al contatto con la natura diventa più entusiasmante. Qui il tutorial Tavolino Porta attrezzi Posizionare i vostri attrezzi non sarà più un problema! Ma anche i vostri vasi con le erbe aromatiche. Un tavolino pieghevole e rimovibile che potete posizionare dove volete. Qui il tutorial Panchina Sia per il giardino che per la veranda, alcune panche che in grandi pranzi o cene con gli amici tornerebbero molto utili per accogliere i vostri ospiti. Qui il tutorial Bar da giardino Utile sia per abitazioni private che per ristoranti o pub ecco un bar munito anche di erbe aromatiche pronte per essere servite con i vostri cocktail.

PESCI MANGIA PLASTICA. Realizzati in ferro battuto, grandi due metri per ottanta, sono stati utilizzati per raccogliere contenitori e bottiglie di plastica nelle coste Siciliane. La donazione di queste sculture che coloreranno appena riempite di plastica dai bagnanti le spiagge Siciliane. L’iniziativa voluta e promossa da Michele Catanzaro primo firmatario del disegno di legge plastic free presentato all’Ars. Il primo pesce è stato collocato a San Leone coinvolgendo più di 11 spiagge della costa Agrigentina, fra queste Porto Empedocle, Ribera, Menfi e Lampedusa, per un percorso di sensibilizzazione e tutela del territorio per mettere definitivo al bando stoviglie, bicchieri e shopper in plastica monouso.

SENSIBILIZZAZIONE ALL'USO DI MEZZI A PEDALI. Proteggere l’ambiente in un viaggio di 15 giorni in bicicletta per ripulire le spiagge dall’immondizia. Un impresa compiuta da una giovane ragazza originaria della Sicilia: Sara Sciacca ventisei anni con tanta motivazione per provare a cambiare le cose in un mondo che sembra non sentire più le vere esigenze. Un viaggio di 134 chilometri, partendo da Messina ha toccato le coste di Catania, Avola, Marina di Ragusa, Licata, Heraclea Minoa, Mazara del Vallo, Marsala, Favignana Palermo, Sant’Agata di Militello e Milazzo. Un progetto che Sara Sciacca studentessa di Scienze Politiche all’Università di Madrid aveva da tempo in testa, che prevede anche tappe in tutta Europa. Questo luglio ha scelto la sua terra di origine con “Cycling for SEAcily” con la collaborazione di Legambiente, WWF, Fiab, Marevivo e di altre realtà locali. Il tutto per portare avanti i propri ideali. Messina 30 Giugno 2019

L' ITALIA CHE SCEGLIE ANTICIPATAMENTE GREEN. La Sicilia tra le più sensibili. Un elenco su tutte le città italiane che hanno scelto di diventare Plastic Free. La Sicilia si conferma una delle regioni più sensibili. Sull’onda della direttiva comunitaria che, a partire dal 2021 vieterà produzione e commercializzazione della plastica monouso in tutti i Paesi membri dell’Unione europea, l’Italia ha iniziato a muoversi tramite il divieto, già in vigore da gennaio 2019, di produrre e vendere cotton fioc non biodegradabili. Ma sono tante anche le città italiane che hanno scelto di anticipare l’applicazione della direttiva europea, accogliendo la sfida Plastic Free Challenge lanciata a giugno 2018 dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

STOP ALLA PLASTICA “USA E GETTA” 150 milioni di tonnellate di plastica si trovano attualmente negli oceani contribuendo alla morte di centinaia di specie di organismi marini. Oltre l’80% dei rifiuti marini è costituito da plastica. Da 4,8 milioni a 12,7 milioni di tonnellate di plastica ogni anno finiscono in mare. Fra 259 e 659 milioni di euro è il costo stimato dei rifiuti marini a discapito dei settori ittici e del turismo. Entro il 2021 le plastiche monouso saranno bandite nell’Unione Europea Le plastiche vietate: posate e piatti, cannucce, bastoncini per palloncini, bastoncini cotonati (cotton fioc), palette per miscelare i cocktail, sacchetti di plastica osso-degradabile, contenitori di polistirolo espanso per alimenti. Entro il 2029 gli stai membri dovranno raccogliere attraverso la differenziata il 90% delle bottiglie di plastica.

NUOVE CONSAPEVOLEZZE. Il 2019 ci sta lasciando tantissime innovazioni e convinzioni profonde da attuare al meglio. Un trend duraturo e ben strutturato è la scelta green che già dal prossimo anno potrebbe raggiungere grandi obiettivi. Negli ultimi mesi, infatti, numerose direttive nel mondo puntano l’attenzione sulla gravità delle condizioni ambientali nel nostro pianeta. I livelli di inquinamento e di riscaldamento globale, hanno reso necessario l’intervento degli organi di governo per limitare e, ove possibile, eliminare l’uso di sostanze inquinanti. La principale causa di inquinamento globale è, sicuramente, la plastica. Proprio per questo motivo il settore del packaging è tra quelli più colpiti dalle normative anti-inquinamento istituite nell’ultimo periodo. La sostenibilità ambientale è divenuta, quindi, un fattore essenziale e determinante nel mondo del packaging. Numerose aziende, multinazionali e non, hanno deciso di ridurre o eliminare interamente l’utilizzo di imballaggi in plastica investendo nello sviluppo di soluzioni di confezionamento sostenibili derivanti dall’utilizzo di sostanze non inquinanti o dal recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica. L’utilizzo di materiali ecologici, biodegradabili e compostabili possono limitare l’impatto ambientale. Questa prima scelta è sicuramente un ottimo inizio, ma creare confezioni interamente riutilizzabili potrebbe essere anche meglio!

ANCHE PALERMO PLASTIC FREE. Anche Palermo diventa “plastic free”. Il sindaco Leoluca Orlando ha infatti firmato un’ordinanza che annovera il suo comune tra le città che si impegnano per ridurre l’uso della plastica, in linea con le norme europee, nazionali e regionali che tentano di limitare la produzione di rifiuti e di incentivare la differenziata. Del resto la plastica, negli ultimi anni, ha invaso i mari e messo a rischio la catena alimentare di molte specie, provocando danni ambientali di notevole impatto. L’Italia ha già imposto restrizioni per esempio sulle buste per la spesa, sui cotton fioc non biodegradabili e su alcuni cosmetici, ma l’attenzione adesso si sposta agli oggetti di plastica “monouso” come piatti e bicchieri. La direttiva emanata dal sindaco entrerà in vigore dal 15 febbraio 2019 e prevede che per concerti, manifestazioni, sagre, mercatini ed eventi pubblici sarà vietato commercializzare e distribuire sacchetti e stoviglie non biodegradabili, comprendendo nell’elenco quindi bicchieri, piatti, posate, cannucce o bastoncini per mescolare il caffè. Previste multe da 50 a 500 euro per chi vende e distribuisce il materiale, fossero anche ambulanti.

PRODOTTI BIO. TusiBio è la linea green dell’azienda PlasticonfShop. Un'animo Bio di prodotti compostabili, riciclabili e totalmente biodegradabili per una scelta etica e consapevole riservata al nostro futuro, al benessere allo stare bene. scatole, box, buste, shopper, sacchetti, contenitori, imballaggi, stoviglie e tutto il meglio per il food, neutri e personalizzati. Il nostro interesse verte su imballaggi alimentari sostenibili e stoviglie monouso derivanti dalla canna da zucchero, dalle foglie di palma, dalla cellulosa e dall’acido polilattico PLA.

ARRICUGGHIUEMU ‘A PLASTICA! Le cose belle si nutrono di condivisioni, patrocinato dal WWF italia uno splendido esempio di rispetto verso se stessi e l’ambiente. 100 volontari 2 km di spiaggia pulita Più di 70 sacchi di spazzatura raccolta. Partecipare è veramente semplice! Contro il nuovo killer dei mari che minaccia la biodiversità e invade coste e mare aperto, noi scendiamo in campo con un Tour Spiagge Plastic Free partito il 3 giugno dalla Sicilia e per tutta l‘estate, coinvolgerà centinaia di volontari in decine di tratti di costa dal nord al sud del litorale italiano, isole comprese. Generazione Mare, la nostra campagna in difesa del Capitale Blu inizierà con una maratona estiva di pulizia dei litorali che vedrà la partecipazione di partner di alto livello scientifico e centinaia di volontari e cittadini uniti dallo stesso obiettivo: liberare le nostre spiagge più belle dall’invasione della plastica. Sul sito https://www.wwf.it/spiagge_plastic_free.cfm

QUANDO UN DIVIETO HA SENSO! Siracusa mette al bando la plastica da febbraio 2019. Pronta l’ordinanza che scatterà nel 2019 con cui Siracusa manterrà il divieto di vendita di piatti monouso, bicchieri, posate, cannucce e prodotti similari. Anche il Sindaco della città Francesco Italia firmerà l’ordinanza. La diversificazione con le altre riforme attuate nelle vicine Noto, Avola e Pachino e che nel capoluogo sarà subito attivo il divieto dal prossimo febbraio, per poter dare la possibilità ai vari commercianti di eliminare le scorte già presenti nei loro magazzini e quindi concessi 60 giorni. Ma ogni prossimo rifornimento o scorta da febbraio in avanti dovrà avvvenire in modo biodegradabile e compostabile. La nostra nazione compie passi in avanti e dopo l’introduzione obbligatoria nei supermercati di sacchetti biodegradabili per la frutta e la verdura, da questo nuovo inizio anno le stecche di plastica rigida dei cotton fioc, i bastoncini utilizzati per le orecchie o per il trucco, messi al bando perchè troppo inquinanti con ben due anni in anticipo dalla regolamentazione europea! Dal 2020 al bando le microplastiche nei cosmetici e si continuerà anche con le cannucce i bastoncini per mescolare il caffè e tutti gli altri prodotti monouso in plastica che inquinano il mare. Dal 2021 saranno vietati dalla Comunità Europea, stabilito a Bruxelles il 19 dicembre scorso. Siamo orgogliosi di questo passo avanti contro l’involuzione! E che Siracusa si sia dichiarata presente e attiva nella salvaguardia dell’ambiente.

DIRETTIVA EUROPEA "PLASTIC FREE". Esce sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana n. 56 del 28 dicembre 2018 la Circolare 6 dicembre 2018 dell’Assessorato del territorio e dell’ambiente recante “Linee guida per la riduzione della plastica monouso nelle zone demaniali marittime – Direttiva “Plastic free””. Gli argomenti dell’iter di approvazione della Direttiva europea “Plastic free” sono la “Strategia europea per la plastica nell’economia circolare” intende ridurre progressivamente, fino alla eliminazione totale entro il 31 dicembre 2019, l’utilizzo dei prodotti di plastica monouso nelle aree soggette a concessione, ricadenti all’interno del demanio marittimo, e nelle aree marine e costiere soggette a tutela. Viene disposto quanto segue: a far data dall’1 gennaio 2019, è fatto divieto a tutti i soggetti titolari di concessioni demaniali marittime di utilizzare – per la somministrazione di cibi e bevande – i seguenti articoli di plastica monouso: 1. posate, piatti, cannucce, mescolatori; 2. contenitori per alimenti; 3. bicchieri e tazze per bevande. i soggetti titolari di concessioni demaniali marittime ed i gestori di aree marine protette provvederanno ad installare, nelle aree aggetto di concessione, appositi contenitori di dimensioni congrue alla potenziale utenza che dovranno essere in numero non inferiore a 3 per le concessioni di aree di estensione inferiore a mq 1.000 ed in numero non inferiore a 5 per le aree di estensione superiore a mq 1.000. Nella circolare è, poi, precisato che i concessionari sono tenuti, inoltre, ai sensi della legge n. 123/2017, all’utilizzo esclusivo di plastica biodegradabile per i sacchettini “ultraleggeri” e che, in considerazione dell’importanza che la circolare riveste per migliorare la qualità complessiva dell’ambiente, si fa affidamento ai comuni costieri che, già ai sensi dell’articolo 179 del D.Lgs n. 152/2006 e s.m.i. “perseguono, nell’esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti”, affinché diano massima diffusione alle presenti disposizioni anche attraverso affissione all’Albo pretorio.

PLA O BIOPLASTICA. Velocizziamo i pasti utilizzando stoviglie in plastica facilmente eliminabili in casa e per la maggior parte in plastica. Ma se riflettessimo solo per pochissimo esistono molteplici soluzioni per ridurre la plastica. Foglie di palma, legno, polpa di cellulosa o la bioplastica (PLA) Questi materiali sono ad impatto zero, compostabili, resistenti al calore, rigidi esattamente come la plastica e dall’aspetto estetico molto piacevole. Quando espelliamo le nostre stoviglie, spesso sono sporche di cibo, ma in questo caso a differenza della plastica si possono eliminare insieme ai rifiuti organici. Il PLA ovvero la bioplastica è un materiale completamente biodegradabile derivante da materie prime vegetali e rinnovabili come l’amido di mais. Sottoposta a cristallizzazione diventa termoresistente sopportando temperature fino ad 80 C°. In compostaggio si decopone in circa qualche mese ed oltre a non inquinare ha l’enorme vantaggio di poter essere riutilizzato come concime fertilizzante. Per grande fortuna adesso esistono diverse opportunità per chi desidera rispettare l’ambiente, sostituendo stoviglie in materiale plastico con quelle biodegradabili, perchè la plastica non è l’unica alternativa esistente alla nostra quotidianità.

VERSO IL BIO. La strada verso l’agricoltura biologica è diventata una necessità: per circa 70 anni di utilizzo senza sosta di sostanze chimiche il suolo italiano si ritrova con pochissima sostanza organica e con una preoccupante presenza di residui fitofarmaci nelle falde acquifere. L’ Italia, conosciuta nel mondo per la ricchezza del suo cibo, è anche il maggior consumatore di pesticidi in Europa, con valori doppi rispetto la Germania e la Francia. A tutto ciò si aggiunge la seria problematica di batteri pericolosi per l’uomo, diventati resistenti ai farmaci da noi consumati, grazie anche all’utilizzo indiscriminato di queste sostanze negli allevamenti. In Italia la quantità di antibiotici per animale è più che doppia nella media europea, tre volte quella della Francia e cinque volte quella della Gran Bretagna. E quindi l’Italia è precipitata in un’errata conduzione della coltivazione dei terreni e degli allevamenti. La quantità di antibiotici per animale è più che doppia nella media europea, tre volte quella della Francia e cinque volte quella della Gran Bretagna. Ma alcuni atteggiamenti stanno cambiando, ci consola sapere che sono aumentati gli acquisti orientati al biologico sia per quanto riguarda i negozi specializzati sia per la grande distribuzione. Il consumatore si dirige verso una spesa più oculata e consapevole. Nell’ultimo anno infatti circa 1,3 milioni di famiglie in più sono diventate consumatrici abituali di prodotti bio.

LA SICILIA TRA LE REGIONI PIU' SENSIBILI. La Sicilia è la regione con più comuni dichiaratisi Plasticfree. Un disegno di legge della Regione Siciliana del dicembre 2018, obbliga tutti i lidi balneari ad utilizzare prodotti biodegradabili compostabili certificati – Ricorda Maurizio Rubbera proprietario di Tusibio, un’azienda con sedi a Siracusa, Catania, Messina e Palermo – i quali si trovano a subire la concorrenza di prodotti biodegradabili di indubbia provenienza che in realtà di compostabile c’è ben poco, e questo vanifica la qualità del rifiuto che si viene a creare. Spesso frequentando fiere in tutta Italia ed anche all’estero ci siamo resi conto che moltissimi aziende Siciliane, anche presentando eccellenze servono su piatti di plastica. Questo fa un po a pugni con l’eccezionalità del prodotto. Uno dei timori principali è che passare al biodegradabile possa aumentare le voci di spesa nel bilancio. Indubbiamente è una scelta di responsabilità non di prezzo, però la differenza non è abissale, e il mercato continua ad adeguarsi.

DIRETTIVA EUROPEA "PLASTIC FREE" Esce sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana n. 56 del 28 dicembre 2018 la Circolare 6 dicembre 2018 dell’Assessorato del territorio e dell’ambiente recante “Linee guida per la riduzione della plastica monouso nelle zone demaniali marittime – Direttiva “Plastic free””. Gli argomenti dell’iter di approvazione della Direttiva europea “Plastic free” sono la “Strategia europea per la plastica nell’economia circolare” intende ridurre progressivamente, fino alla eliminazione totale entro il 31 dicembre 2019, l’utilizzo dei prodotti di plastica monouso nelle aree soggette a concessione, ricadenti all’interno del demanio marittimo, e nelle aree marine e costiere soggette a tutela. Viene disposto quanto segue: a far data dall’1 gennaio 2019, è fatto divieto a tutti i soggetti titolari di concessioni demaniali marittime di utilizzare – per la somministrazione di cibi e bevande – i seguenti articoli di plastica monouso: 1. posate, piatti, cannucce, mescolatori; 2. contenitori per alimenti; 3. bicchieri e tazze per bevande. i soggetti titolari di concessioni demaniali marittime ed i gestori di aree marine protette provvederanno ad installare, nelle aree aggetto di concessione, appositi contenitori di dimensioni congrue alla potenziale utenza che dovranno essere in numero non inferiore a 3 per le concessioni di aree di estensione inferiore a mq 1.000 ed in numero non inferiore a 5 per le aree di estensione superiore a mq 1.000. Nella circolare è, poi, precisato che i concessionari sono tenuti, inoltre, ai sensi della legge n. 123/2017, all’utilizzo esclusivo di plastica biodegradabile per i sacchettini “ultraleggeri” e che, in considerazione dell’importanza che la circolare riveste per migliorare la qualità complessiva dell’ambiente, si fa affidamento ai comuni costieri che, già ai sensi dell’articolo 179 del D.Lgs n. 152/2006 e s.m.i. “perseguono, nell’esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti”, affinché diano massima diffusione alle presenti disposizioni anche attraverso affissione all’Albo pretorio.